“L`Italia in una regione”
Lo slogan lanciato dall’Ufficio Turismo è indovinato. In un unico territorio che si estende per 9700 Kmq, le Marche offrono un concentrato di tutto ciò che è tipicamente italiano. Una catena fluttuante di dolci colline tra Appennini e mare Adriatico: queste sono le Marche, il vero paesaggio italiano. Diversamente dalle altre regioni italiane spesso sovraffollate, le Marche costituiscono oggi la migliore alternativa per una vacanza in Italia. Noi facciamo parte del Comune di Arcevia, per estensione il più grande Comune della Regione Marche. Nel periodo di massimo splendore, questa cittadina, a 535m di altezza sul livello del mare era un bastione dello Stato Pontificio. Ancora oggi essa conserva il suo impianto medievale caratterizzato da vicoli stretti, case e palazzi allineati, piazze e chiese, un muro di cinta e le sue porte. I nove castelli che circondano Arcevia – Avacelli, Castiglioni, Piticchio, Montale, Nidastore, Loretello, San Pietro, Caudino e Palazzo – coronano le cime arrotondate delle colline o si arrampicano in modo pittoresco su pendii scoscesi, testimoniando ancora oggi l’importanza di questo centro in epoca passata. Una grande eredità culturale, nata originariamente a scopo difensivo e che oggi vale la pena visitare. L’architettura fortificata è un elemento che caratterizza fortemente il paesaggio delle Marche: la campagna è infatti costellata da una miriade di borghi di origine medievale, dai più famosi, quali Urbino (54 km.), Corinaldo (18 km.), Mondavio (20 km.), e Gradara (84 km.), ai gioielli più nascosti, quali i castelli di Arcevia di cui Piticchio è la punta di diamante. Verso ovest, lungo la strada per l’Umbria, è d’obbligo la visita alle Grotte di Frasassi (23 km.), forse le più spettacolari d’Europa: scoperte nel 1971, offrono ai visitatori percorsi sia turistici che speleologici. Gli antichi centri di Sassoferrato (22 km.), costruita sui resti della città romana di Sentinum, e Fabriano (35 km.), capitale della produzione della carta, meritano sicuramente una sosta prima di passare il confine con l’Umbria: da qui è possibile raggiungere agevolmente alcune fra le più rinomate città d’arte umbre, quali Gubbio (57 km.), Assisi (84 km.) e Perugia (97 km.).